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Astrea, L'.

(L'Astrée). Romanzo pastorale e sentimentale di Honoré d'Urfé, in cinque parti: le prime tre pubblicate dall'autore fra il 1607 e il 1619, la quarta e la quinta dal suo segretario Althazar Baro, nel 1627 e 1628, a causa della sopraggiunta morte dell'autore. L'azione si svolge nel VII sec. sulle rive del fiume Forez. Gli amori romanzeschi di Céladon e della troppo virtuosa Astrée formano l'argomento centrale del romanzo, al quale si affiancano numerosi episodi e vicende parallele e secondarie. Astrée respinge il buon Céladon, accusandolo di non ottemperare ai modi del perfetto amante. L'innamorato si getta allora nel fiume, ma viene salvato dalle ninfe e solo dopo un lunghissimo ciclo di avventure riesce a ricongiungersi all'amata. Questo romanzo, che risentì di modelli italiani quali l'Aminta del Tasso, il Pastor fido di Guarini l'Arcadia di Sannazaro, pur peccando in molte pagine di manierismo, presenta passi di grande finezza psicologica e incantevoli descrizioni della natura. Ebbe una grande influenza in Francia, dove inaugurò il gusto, nella letteratura del XVII sec., dell'analisi dei sentimenti da cui trasse origine il preziosismo.